Alla fama di Giovanni Branca, nato a Sant’Angelo nel 1571 e vissuto tra Loreto e Roma, il paese dedica una lapide sulla porta del castello, la scuola, il teatro e ha eretto nel 1971 un monumento per il IV centenario della nascita. Ricorda così un ingegnere e architetto che ha studiato le potenzialità del vapore nel funzionamento delle macchine, esposto nel libro Le machine, che hanno poi visto piena applicazione solo nel corso del XVIII secolo. 

 E’ un illustre personaggio, che i Sant’Angiolesi sentono  come rappresentativo del proprio paese anche al di fuori del territorio marchigiano. A lui Valentina Garattoni ha dedicato una delle sue poesie in dialetto e il fumettista Franci lo rappresenta sotto braccio a don Gabucci che ne scrisse la storia.